Consigli (non richiesti) su cosa leggere quest’estate!
Ciao a tutti, come state?
Spero tutto bene.
Oggi mi sento particolarmente rilassata, meno euforica del normale. Questo è dovuto alle melodie tradizionali cinesi che sto ascoltando, poiché desidero addentrarmi completamente nella cultura orientale.
Così riuscirò a spiegarvi al meglio delle mie capacità due libri che ho molto apprezzato, e che ho terminato di leggere recentemente.
Il primo libro che vorrei presentarvi, s’intitola: La più Grande. Lo scrittore è Davide Morosinotto, edizione Rizzoli.
Non starò qui a spiegarvi la trama nel dettaglio, perché quella potete trovarla un po’ ovunque, più che altro vorrei scrivere dei miei pareri personali sul libro.
Secondo me c’è solo una parola che riuscirebbe perfettamente a descriverlo: Meraviglioso.
Già mi attira di per sé la parte orientale del nostro amato globo, ma unire la cultura cinese alla pirateria è ancora meglio.
Uno degli svariati aspetti positivi di questo libro d’avventura, è certamente che la storia è raccontata in prima persona, perciò lo scrittore si immedesima nella protagonista (riuscendoci a dir poco divinamente). Inoltre, man mano che va avanti nella lettura, il lettore si sente partecipe della vita di questa leggendaria piratessa, poiché descrive i principali avvenimenti della sua vita anno per anno, o saltando di tre in tre.
E’ come se si crescesse insieme alla protagonista.
Invece l’epoca in cui è ambientato è circa il 1700, anche se non è mai effettivamente specificato.
Però, se dovessi trovare un difetto a questo libro, sarebbe solo il finale (che ovviamente non vi spoilererò), perché, per i miei gusti, sarebbe stato meglio uno più avventuroso (come d’altronde il libro stesso), che rispecchiasse anche solo in parte la spericolata vita da lei condotta.
Come valutazione complessiva comunque mi sento di dare un bel 9,5!
Il secondo libro che vorrei illustrarvi, s’intitola invece: Una magia infusa di veleno. Questa volta l’autrice è veramente cinese, si chiama infatti Judi I. Lin, ed è edito da Mondadori.
Prima di cominciare con le mie riflessioni, devo farvi una premessa, proprio per correttezza nei vostri confronti: il libro non ha una vera e propria conclusione, infatti c’è il seguito. Perciò, se vi infastidisce (come a me) il fatto che un racconto non termini in un unico libro… mi spiace per voi.
Per coloro che invece amano la suspense molto prolungata, cominciamo.
La cosa che mi ha molto colpita di questo libro, è che tutto è descritto nei minimi dettagli, in particolare i sentimenti e le emozioni che la protagonista (anch’essa femminile) prova.
Questo è un racconto più mistico e fantasy, certo, l’avventura è integrata, ma principalmente si basa su intrighi di corte e magia del tè.
Esatto, avete capito bene, magia del tè.
L’unica cosa che vi dico (tanto non è un segreto, ne parla anche la trama che si trova sul retro della copertina del libro), è che la protagonista ha la capacità di connettersi profondamente con la persona che ha di fronte grazie ad una tazza di tè.
Questo libro, infatti, parla più delle divinità cinesi, di come era precedentemente organizzato l’impero, degli ambienti e anche dei cibi di questa intrigante cultura.
Contiene sicuramente concetti molto sentiti, caratteristica che si percepisce grazie alle molteplici esplorazioni interiori della protagonista riguardanti sia il lato positivo dell’umanità, che quello più egoista.
L’evento che però mi ha fatta veramente andare su tutte le furie (facendo alquanto stancare anche i miei genitori e amici, poiché poi mi lamentavo di ciò con loro) è stato, anche qui, il finale.
Cioè, io mi sono sorbita queste 359 pagine, colme di ipotesi su possibili traditori dell’imperatore, avvelenamenti e morti varie, descrizioni di luoghi, persone e piante medicinali, e tu, scrittrice, non mi fai neppure avere la soddisfazione di un VERO finale?
Questo fa inevitabilmente abbassare la mia valutazione da 9 a 8,5; voto che comunque, nel complesso, si merita ampiamente.
Anche se sono consapevole che questo è il segreto per tenere i lettori sempre interessati e sulle spine, convincendoli ad acquistare il successivo.
Spero di essere stata il più fedele possibile a entrambi i libri, e, confidando sul fatto che il mio intervento non richiesto vi sia stato utile e gradito, vi saluto, augurandovi una stupenda estate!
Ci “vediamo” l’anno prossimo!
P.S. Ora corro in libreria a prendere il seguito del libro!