La Giornata Mondiale della Terra è una manifestazione internazionale per la sostenibilità ambientale e la salvaguardia del nostro pianeta.
Conosciuta nel mondo come Earth Day, la Giornata della Terra è un evento che coinvolge circa un miliardo di persone. L’Istituzione della Giornata mondiale della Terra si deve a John McConnell, un attivista che credeva che gli esseri umani avessero l’obbligo di occuparsi della terra e condividere le risorse in maniera equa. Nel 1969, McConnell propose una giornata per celebrare la vita, la bellezza della Terra e riflettere sulla necessità di preservare e rinnovare gli equilibri ecologici minacciati dall’uomo. A partire dal 22 aprile 1970 sono state coinvolte sempre più nazioni (193 dell’ONU) in tutto il mondo per sensibilizzare e salvaguardare la terra, il nostro unico pianeta. Il tema della Giornata Mondiale della Terra 2021 è “Restore Our Earth”: cioè ripariamo e riabilitiamo il Pianeta. L’intento non è solo quello di sensibilizzare l’umanità sulla necessità di ridurre l’impatto ambientale, l’impiego di tecnologia verde e tecniche innovative, ma anche quello di cercare di rimediare ai danni già fatti, perché salvare la Terra ora è diventata una necessità.
In classe abbiamo visto un video realizzato da Google Earth che mostra i cambiamenti avvenuti nel nostro pianeta negli ultimi decenni (1984-2021) in merito alla distribuzione delle foreste, all’incremento della popolazione e allo scioglimento dei ghiacciai.
Abbiamo osservato, per le città, i territori di Dubai, Pearl River Delta, Las Vegas, Shanghai e Singapore.
A Dubai nel 1984 c’erano 325 000 mila abitanti, mentre nel 2020, 3 380 000 milioni; a Las Vegas da 530 000, nel 1984, si è passati, nel 2020, a 2 699 000 milioni di abitanti. Questo fenomeno porta ad un eccessivo sfruttamento delle risorse, implica più emissioni di gas serra e una maggiore percentuale di persone esposte alle catastrofi naturali provocate dal riscaldamento climatico.
Un altro problema affrontato è quello della deforestazione, ovvero la distruzione o la netta riduzione di boschi e foreste a causa delle attività umane, principalmente in Bolivia, Oregon, Madagascar e negli altipiani del Mato Grosso. Il bisogno sempre maggiore di nutrirsi delle persone, può portare alla deforestazione per numerosi chilometri, per dar spazio all’agricoltura e agli allevamenti intensivi.
Anche il riscaldamento globale e i gas serra sono ormai un’attuale situazione negativa: i ghiacciai dell’Alaska, del Canada e del Greenland, si sono sciolti più velocemente del previsto. Sono circa 15 i milioni di chilometri quadrati oggi ricoperti da ghiaccio sul Pianeta, pari a circa il 69% dell’acqua dolce del globo. Dalla seconda metà del 1900, la quota di ghiacciai persa ogni anno è cresciuta a una velocità impressionante. Secondo alcune rilevazioni condotte dalla Nasa, sono 300 miliardi le tonnellate di ghiaccio che scompaiono ogni anno a ridosso del Polo Nord, mentre circa 130 i miliardi al Polo Sud.
Occorre quindi riflettere su questa drammatica situazione del nostro Pianeta e mettere in atto comportamenti che possono “cambiare rotta”, per fermare la distruzione da parte dell’uomo di paesaggi e risorse che non sono solo nostre ma anche di chi verrà dopo di noi.