Le favole della…1A (prof.ssa Marta Bramati)

A coppie, i ragazzi e le ragazze della 1A, guidati dal caso, hanno pescato due animali e una morale e, con sapiente maestria, dopo aver delineato alcune caratteristiche dei personaggi toccati in sorte, hanno combinato il tutto per dar vita a delle originalissime favole. Ecco il risultato del loro lavoro!

 

  • LA FARFALLA E IL CANARINO (di Mathias e Andrea)

C’era una volta una farfalla appoggiata su un albero. All’improvviso arrivò un canarino tutto colorato e la Farfalla GLI chiese: “perché sei così colorato?”. Il canarino rispose :”Perché sono il più bello del mondo!”. A quel punto, invidiosa, gli diede un veleno anti-colore che aveva comprato da un caro amico, per il quale aveva speso tutti i suoi risparmi. Quel caro amico era proprio il canarino sotto copertura; così la farfalla, volendo vendicarsi, glielo fece bere. Il canarino, non riconoscendo la farfalla, lo bevve ingenuamente. Così la farfalla ebbe la sua vendetta. Il canarino, ancora ignaro dell’identità della farfalla, si rimproverò :”Mai fidarsi degli sconosciuti!”.

 

  • LA RANA, IL LOMBRICO E IL CORVO (di Sofia, Jacopo e Tayshon)

C’era una volta una rana che si stava rilassando nel suo stagno su una ninfea. 

Ad un certo punto vide un corvo che stava per ingoiare un lombrico, corse subito lì e chiese al corvo cosa stesse facendo. Il corvo non rispose e spiccò il volo con in bocca il lombrico. La rana per fermarlo gli saltò addosso. Il corvo precipitò a terra, il lombrico riuscì a liberarsi dalle sue grinfie, però cadde nello stagno. A quel punto il  lombrico cominciò ad urlare: “AIUTO, STO ANNEGANDO! “La rana si tuffò e in qualche secondo riuscì a salvarlo.

Il lombrico ringraziò moltissimo e insieme cacciarono via il corvo e vissero felici e contenti.

La morale della favola ci insegna che l’unione fa la forza.

 

  • LA SVENTURA DEI TRE PORCELLINI (di Elena e Lorenzo)

C’era un’ enorme distesa di erba e, i tre porcellini erano appena usciti di casa per andare lì; si stavano divertendo a giocare a “ce l’hai”. Il più grande, ovvero il più astuto e il più intelligente, il più piccolo, cioè il più divertente, e quello di mezzo, il più vanitoso.

Ad un certo punto l’aquila li vide e scese in picchiata; appena i tre porcellini si accorsero di lei si rifugiarono dentro una grotta.

I tre porcellini si davano per vinti e, come se non bastasse, cadde un’enorme roccia davanti alla loro grotta. Così sembrò ancora più spaventosa e buia.

Erano tutti disperati, tanto che urlavano: “Aiuto!” Ma nessuno li sentì.

Dopo un po’ il porcellino più grande decise di alzarsi e cercare se ci fosse un’altra uscita, ma non la trovò. Provò a spostare l’enorme roccia, ma non riuscì!

I suoi due fratellini decisero di aiutarlo e insieme riuscirono a spostare l’enorme roccia.

Corsero a casa dalla loro mamma e la abbracciarono.

Così capirono che i buoni risultati si raggiungono impegnandosi nel proprio lavoro.

 

  • IL CANE E IL LEONE (di Elisa, Emma e Martina)

C’erano due amici, un cane e un leone, che tempo fa avevano stretto un patto: se uno dei due fosse stato in difficoltà l’altro l’avrebbe aiutato.

Un giorno il leone era andato a fare una passeggiata nella foresta e il cane lo stava aspettando sotto un albero.

A un certo punto saltò fuori dall’albero un gatto che lo voleva sbranare, così iniziò l’inseguimento: il leone sentì il cane che chiedeva aiuto, iniziò a correre verso il gatto per salvare il suo amico, fece un salto, atterrò sul gatto e lo mise in fuga.

Il cane ringraziò molto il suo amico e la morale è “patti chiari, amicizia lunga”.

 

  • LA TARTARUGA E LO SCOIATTOLO (di Ludovica e Rayan)

C’erano una volta due amici: una tartaruga e uno scoiattolo. Essi si conoscevano da tanto e si fidavano l’uno dell’altro. Un giorno, la tartaruga decise di andare a fare un giro per respirare l’aria fresca dell’autunno, ma quando fece per uscire fuori dalla sua tana, una volpe affamata l’avvistò. Essa, presa dallo spavento iniziò a cercare di fuggire, ma la volpe che sembrava sempre più determinata a raggiungere l’obiettivo di mangiarla, riuscì a raggiungerla e quasi ad aggredirla. Nel frattempo il suo amico scoiattolo era su un albero consapevole di tutto quello che stava accadendo e decise di agire. Così si lanciò di colpo giù dall’ albero e atterrò proprio accanto alla volpe che si spaventò e subito fuggì. Lo scoiattolo sembrò molto soddisfatto del suo gesto e la tartaruga ne fu grata: “Mi sono spaventata così tanto, stavo per essere aggredita, ma poi mi hai salvata; grazie mille amico mio!” E lo scoiattolo aggiunse: “Gli amici d’altronde servono a questo. Bisogna stare sempre l’uno accanto all’altro, così che nei momenti di pericolo e bisogno saremo pronti ad aiutarci a vicenda.” Ed è così che questa favola ci insegna che i veri amici ci sono e ci saranno sempre e che pur di aiutarci si sacrificherebbero. In poche parole “chi trova un amico trova un tesoro”.

 

  • IL GATTO E IL CINGHIALE (di Mattia e Riccardo)

In una prateria vicino a un bosco un gatto riposava su una roccia.

A un certo punto venne svegliato da un cinghiale che stava per entrare nella foresta.

Ma il gatto fermò subito il cinghiale per dirgli che in quei giorni il bosco era pieno di bracconieri che cercavano animali da catturare e da vendere.

Ma il cinghiale, incosciente, decise di entrarci comunque perché pensava di essere molto forte.

Quando entrò non vide nulla, ma dopo aver fatto qualche passo cadde in un buco coperto da foglie. Urlò. Quando il gatto sentì l’urlo entrò subito nella foresta e vide un buco; appena si avvicinò vide dentro il cinghiale e disse: “io ti avevo avvertito di non entrare nel bosco, ma tu non mi hai ascoltato”.

Il gatto fece uscire il cinghiale e gli disse: “Uomo avvisato mezzo salvato!”.

 

  • IL GALLO E IL CONIGLIO (di Adelaide e Samuele)

In una fattoria, c’era un gallo rispettato da tutti gli altri animali, che prendevano invece in giro un piccolo coniglio per il suo aspetto. un giorno, il gallo si avvicinò al coniglio: “Ti aiuterò, devi solo stare vicino a me, e gli altri ti rispetteranno.”.

“Ne sei sicuro, gallo, solo se ti starò vicino, gli altri non mi derideranno?”.

“Fidati.”

Così, il gallo andò dagli altri animali: “Sapete, il mio amico coniglio è un animale stupendo: con quel pelo morbido, è il preferito dei bambini; poi, ha orecchie perfette, che potrebbero sentire un predatore a chilometri.”.

Così, gli altri animali s’immelanconirono, capendo che avrebbero dovuto aiutare e rispettare il coniglio, perché ognuno è oro, anche se sembra legno.

 

  • IL MAIALE E IL PULEDRO (di Lucrezia e Sveva)

In una vecchia fattoria, c’era un maiale, molto competitivo, che desiderava a tutti i costi essere il più bello della fattoria.

Il suo amico puledro provò a convincere che la bellezza è una qualità interiore, ma il maiale non volle ascoltarlo.

Perciò si mise a infastidire il puledro in tutti i modi possibili pur di farlo risultare brutto.

Si fece sera, il puledro andò da sua madre e le raccontò del fatto accaduto con il maiale; la cavalla, stupita dell’accaduto, decise di andare a chiarire con il maiale, per poi scoprire che il giovane animale era molto invidioso dell’aspetto del puledro.

Anche se troppo tardi il maiale era molto pentito di ciò che aveva fatto. 

“Potrai mai perdonarmi?”, chiese il maiale al puledro.  “Certo, quello che hai fatto non è bello, ma sei stato sincero e hai ammesso le tue colpe, che è la cosa più importante.”

I due si chiarirono promettendosi di essere sempre sinceri l’uno con l’altro.

La favola insegna che “cuor sincero amico vero”.

 

  • IL LUPO E IL CANE (di Chiara e Noemi)

C’era una volta un cane, più precisamente un chihuahua, che un giorno era molto affamato, così decise di avventurarsi nel bosco in cerca di cibo . Vide un topo e cominciò a rincorrerlo, non sapendo, però, che dietro di lui c’era un lupo anch’egli desideroso di mangiarsi il topo . Il piccolo Chihuahua si fermò per la stanchezza e il lupo gli disse: “ Ma sei già stanco? Io riuscirei a correre per altri tre chilometri . Sei veramente scarso!”. Il chihuahua però non si arrese e ricominciò a correre ma il lupo lo superò, non sapendo che il topo si era nascosto nella tana di una talpa. Il lupo era troppo grande per entrarci, mentre il cane era abbastanza piccolo da poter entrare e catturare il topo. Il chihuahua uscì dalla tana e disse al lupo: “Impara a non vantarti troppo delle tue capacità perché non sempre possono essere più utili di quelle altrui”. Il lupo, deluso, se ne andò.

Le favole della…1A (prof.ssa Marta Bramati)