Linda ci propone la sua recensione di “Succede sempre qualcosa di meraviglioso”, pubblicata sul suo blog di lettura.
Ciao lettori ! Buon sabato oggi vi parlo di 𝘚𝘶𝘤𝘤𝘦𝘥𝘦 𝘴𝘦𝘮𝘱𝘳𝘦 𝘲𝘶𝘢𝘭𝘤𝘰𝘴𝘢 𝘥𝘪 𝘮𝘦𝘳𝘢𝘷𝘪𝘨𝘭𝘪𝘰𝘴𝘰, un libro che non solo vi terrà incollati alle pagine, ma vi darà anche innumerevoli spunti di riflessione e vi aprirà gli occhi su molti vostri comportamenti nei confronti della vita.
Questo libro mi è stato prima consigliato dalla mia allenatrice di sincro, e successivamente prestato dalla mia prof. di storia e geografia; ad essere sincera, avevo aspettative altissime (che sono state raggiunte).
Posso tranquillamente dire che tra tutti i 10 libri letti a gennaio, questo è stato decisamente il mio preferito.
Come dice la sinossi, in questo libri “ti ci perdi per ritrovarti”: leggi per ciò che ti sembra un quarto d’ora, e in realtà hai già letto la metà del libro!
È scorrevole, con un ritmo definito e decisamente motivazionale; inoltre, questo libro è caduto a pennello: io sono una persona molto ansiosa, soprattutto a causa della scuola, e questo romanzo mi è venuto incontro proprio nelle settimane più impegnative del mese. Mi ha fatto riflettere molto, e un insegnamento che mi porterò sempre dietro è “Sii il fiume”: lascia che la vita proceda come deve, non cercare di bloccare il suo flusso naturale. Non preoccuparti di cose che non puoi controllare.
Vi lascio la trama .
Davide ha appena finito il suo periodo di stage in un rinomato studio di architettura e tutto sta procedendo nel migliore dei modi, fino a quando, un giorno, tutto gli crolla addosso. Davide è spaesato e si sente perso, fino a quando, conseguentemente ad una serie di peripezie, si ritrova in Vietnam ed incontra Guilly, un personaggio fuori dal tempo, che, per caso o per destino, riuscirà a ricondurre Davide sulla strada per la felicità.
Questo libro mi è stato prima consigliato dalla mia allenatrice di sincro, e successivamente prestato dalla mia prof. di storia e geografia; ad essere sincera, avevo aspettative altissime (che sono state raggiunte).
Posso tranquillamente dire che tra tutti i 10 libri letti a gennaio, questo è stato decisamente il mio preferito.
Come dice la sinossi, in questo libri “ti ci perdi per ritrovarti”: leggi per ciò che ti sembra un quarto d’ora, e in realtà hai già letto la metà del libro!
È scorrevole, con un ritmo definito e decisamente motivazionale; inoltre, questo libro è caduto a pennello: io sono una persona molto ansiosa, soprattutto a causa della scuola, e questo romanzo mi è venuto incontro proprio nelle settimane più impegnative del mese. Mi ha fatto riflettere molto, e un insegnamento che mi porterò sempre dietro è “Sii il fiume”: lascia che la vita proceda come deve, non cercare di bloccare il suo flusso naturale. Non preoccuparti di cose che non puoi controllare.
Vi lascio la trama .
Davide ha appena finito il suo periodo di stage in un rinomato studio di architettura e tutto sta procedendo nel migliore dei modi, fino a quando, un giorno, tutto gli crolla addosso. Davide è spaesato e si sente perso, fino a quando, conseguentemente ad una serie di peripezie, si ritrova in Vietnam ed incontra Guilly, un personaggio fuori dal tempo, che, per caso o per destino, riuscirà a ricondurre Davide sulla strada per la felicità.
Succede sempre qualcosa di meraviglioso (Linda Natalicchio, 3A)