Il ricordo dell’11 settembre 2001 nelle parole dei genitori di 3A (Prof.ssa Marta Bramati)

I ragazzi e le ragazze di 3A hanno intervistato genitori, nonni, cugini, chiedendo loro che cosa ricordassero in merito all’11 settembre 2001. Ecco le loro testimonianze.

Allison ha voluto porre qualche domanda riguardante questo argomento a sua madre:

Allison: Che cosa stavi facendo prima e mentre hai saputo della notizia?

Mamma di Allison: Avevo appena finito di mangiare ed ero davanti alla televisione a guardare dei programmi, quando hanno interrotto tutto ed hanno fatto un’edizione speciale del telegiornale per far sapere a tutto il mondo che cosa stava succedendo negli Stati Uniti.

Allison: Ti ricordi che immagini hanno illustrato in televisione?

Mamma di Allison: Si, hanno fatto vedere il primo aereo che si schiantava sulla prima Torre gemella del World Trade Center a New York. Inizialmente non si riusciva a capire se fosse stato un incidente ma, col passare del tempo e il susseguirsi delle notizie (tra cui lo schianto di un altro aereo sulla seconda torre) ho capito che era un evento molto più grave del previsto.

Allison: Un’ultima domanda, che emozioni hai provato alla vista di quell’accaduto?

Mamma di Allison: Non riuscivo a capire, sembrava un film, era tutto irreale. Subito dopo lo sgomento, il momento in cui ho capito che stava succedendo una tragedia e che sarebbe potuta accadere qui da noi al posto loro. Col passare del tempo fui assorbita dalle notizie del momento e feci varie telefonate ai miei cari, facendo presente loro quello che stava succedendo, sperando che non toccasse a noi.

 

Francesco ha intervistato suo papà:

Francesco: Che ricordo hai della notizia?

Papà di Francesco: Quella mattina non si riusciva a capire molto bene che cosa stesse succedendo, pensavo che si trattasse solo di un incidente, ma al dirottamento del secondo aereo tutti ci siamo impauriti.

Francesco: Dove eri al momento della notizia?

Papà di Francesco: ero a Milano da un cliente a riparare un computer; ad un certo punto arrivò la moglie che accese la tv e tutti venimmo a conoscenza dell’accaduto.

 

La mamma di Rachele racconta: “Ero al lavoro nel mio ufficio e stavo scrivendo una mail a un cliente quando sentii il collega dell’ufficio accanto urlare: ‘Ragazzi, sta succedendo qualcosa di grave a New York. Hanno attaccato le Torri Gemelle’.

Corsi da lui a vedere le immagini in diretta e iniziai a chiamare tutte le persone americane che conoscevo, ma la linea non prendeva.

Dato che la situazione stava peggiorando, andammo tutti a casa e seguimmo le notizie in televisione.

 

Matteo ha intervistato sua madre. 

Matteo: Cosa stavi facendo in quel momento?

Mamma di Matteo: Appresi la notizia nel pomeriggio dopo aver finito di studiare; accesi la tv e trovai tutte le reti in edizione straordinaria che trasmettevano la tragica notizia dell’attacco alle torri gemelle.

Matteo: Che ricordo hai?

Mamma di Matteo: Il mio ricordo è dato dalle immagini delle persone che riuscirono a scappare e, nonostante i volti pieni di polvere e sangue, riuscirono a trovare la forza di parlare e di lasciare la loro testimonianza.

 

La mamma di Luca racconta: “Allora lavoravo in Infostrada. Stavo preparando una presentazione perché era il momento in cui Infostrada era stata acquistata da Wind per raccontare la mia attività e il mio ruolo. Nel primo pomeriggio ricevo una chiamata dal mio ex-capo che mi diceva di andare subito in internet per vedere cos’era successo. A quel punto, nell’ufficio dov’ero, è calato il silenzio. Eravamo tutti senza parole, increduli di quello che vedevamo. Quel giorno stavo anche organizzando una serata con i miei amici per festeggiare il mio compleanno, che da allora per me non è più solo una data da ricordare come mio compleanno, ma anche come memoria di tutto ciò che è successo.”

 

Giorgio ha intervistato i suoi genitori:

Giorgio: Cosa stavi facendo al momento?

Papà di Giorgio: “Ero in macchina, mi stavo dirigendo verso la stazione di Milano per andare all’Aquila dove io e mamma ci saremmo sposati”.

Giorgio: Come hai saputo della notizia?

Papà di Giorgio: “Tramite la radio, in macchina. All’inizio non era chiaro se si trattasse di un incidente o di un atto terroristico”.

Giorgio: Che reazione hai avuto? Come ti sei sentito?

Papà di Giorgio: “Ero molto stupito e preoccupato. Avevo tante domande senza risposta nella mia testa”.

Mamma di Giorgio: “Ero preoccupata e spaventata, neanche io avevo capito bene se si trattasse di un incidente o di un atto terroristico, ma avendo sentito notizia di altri tre aerei, pensavo si trattasse di un vero e proprio atto di terrorismo”.

 

Camilla ha intervistato sua nonna:

Camilla: Nonna, ti ricordi cosa stavi facendo l’11 settembre 2001 quando ci fu l’attentato delle Torri Gemelle?

Nonna di Camilla: Sì, mi ricordo… ero in ufficio dove lavoravo. Ad un certo punto io e le mie colleghe decidemmo di accendere la radio che avevamo sulla scrivania. Stavamo ascoltato la musica quando improvvisamente si interruppe la musica e iniziarono a raccontare cosa stava succedendo negli Stati Uniti.

Camilla: Come hai reagito alla notizia?

Nonna di Camilla: eravamo tutti molto spaventati per ciò che stava accadendo, avevo paura che potesse succedere anche qui. Inoltre, eravamo tutti molto sorpresi perché inizialmente non sapevamo la causa e il motivo di tutto ciò.

Camilla: Appena sei venuta conoscenza di quello che stava succedendo cosa hai pensato?

Nonna di Camilla: Inizialmente pensavamo che fosse tutto un caso ma dopo un po’ capimmo che era stato tutto progettato e infatti successivamente abbiamo avuto la conferma.

Camilla: Per quanto tempo hai ascoltato la radio?

Nonna di Camilla: per circa due ore, anche se poi la notizia ha continuato ad esserci in tutti i telegiornali per giorni.

 

Leonardo ha intervistato sua madre:

Leonardo: Dove hai avuto la notizia dell’11 Settembre?

Mamma di Leonardo: Ero in redazione, a Milano, eravamo tornati da poco dalla pausa pranzo.

Leonardo: Cosa stavi facendo prima di sentire l’avvenimento?

Mamma di Leonardo: Ero al computer, stavo lavorando per la stesura di un articolo. A un certo punto su un sito internet, non ricordo quale, hanno mostrato le immagini di un aereo che si era schiantato su una delle Torri Gemelle di New York, la cima della torre era piena di fumo, sembrava un incidente aereo… Alla tv avevano interrotto le trasmissioni per mostrare quelle immagini, ma dopo poco tempo si è visto un puntino… era un altro aereo che andava dritto verso l’altra torre, schiantandosi….

Leonardo: Come ti sei sentita?

Mamma di Leonardo: Siamo rimasti tutti senza parole, perché a quel punto era chiaro che non si trattava di un incidente… io ho pensato fosse iniziata una nuova guerra… ero molto spaventata.

Leonardo: Cosa ti ricordi dell’avvenimento?

Mamma di Leonardo: Eravamo tutti incollati davanti a quelle immagini, a un certo punto un mio collega ha detto: “Guardate, si stanno buttando dalle finestre!”… non si vedeva molto bene, si vedevano delle sagome minuscole che cadevano… però purtroppo era vero, erano persone che per sfuggire alle fiamme si erano buttate… eravamo tutti sotto shock, mi sembrava di guardare uno dei tanti film d’azione americani, invece era tutto vero…

 

Francesco ha intervistato sua madre:

Francesco: Cosa stavi facendo l’11 settembre 2001?

Mamma di Francesco: Io e papà eravamo in viaggio di nozze in Sicilia, ad Acireale, in giro. Quando mio fratello mi chiamò e mi raccontò l’accaduto, io non ci credevo, pensavo che fosse scoppiata la Terza guerra mondiale. Cercammo allora di entrare in qualche locale nei paraggi per poter avere più informazioni a riguardo. Trovammo un bar ed entrammo, ma nessuno era al corrente dell’accaduto. Quando poi tornammo a casa, provavo molto sgomento a vedere le immagini delle due torri cadere, e delle persone che si buttavano giù. È stata una sensazione bruttissima che spero non riaccada mai più.

 

Linda riporta le considerazioni di sua madre:

Mia madre, il giorno 11 settembre 2001, era in ufficio quando un suo collega le diede, la notizia dicendole che in auditorium, avevano accesso la connessione con il tg, e così tutti andarono a vedere, le immagini. La prima sua sensazione fu di sorpresa, perché pensava fosse una fake news o una notizia ingigantita, ma dopo aver visto le immagini provò un senso di paura e di ansia.

 

Edoardo ha intervistato sua madre:

Edoardo: Cosa stavi facendo l’11/09/2001?

Mamma di Edoardo: Ero a lezione di danza quando mia mamma mi venne a prendere e mi portò a casa perché voleva che io stessi in un posto sicuro.

Edoardo: Come hai reagito quando hai sentito la notizia?

Mamma di Edoardo: Ero spaventata, pensavo che stesse iniziando una guerra… ne si parlava ovunque, in televisione, in radio, per la città.

 

Alice ha intervistato suo padre e sua madre:

Alice: Dove eri?

Papà di Alice: Ero a casa di mia mamma a guardare la televisione quando, ad un certo punto, a reti unificate, hanno fatto vedere le immagini del primo aereo. Sembrava di essere in un film in quanto non si capiva bene cosa fosse successo, successivamente sono arrivate altre immagini che mostravano il secondo, terzo e quarto aereo: ero incredulo.

Alice: Cosa hai provato quando hai sentito la notizia del 2001 in televisione? Incredulità e successivamente inquietudine, dovuta al fatto che quando una delle due torri prese fuoco le persone iniziarono a buttarsi giù dalle finestre  da oltre 70 piani e al fatto che ci fossero persone all’interno delle torri e all’interno degli aerei che si schiantarono.

 

Il racconto della mamma di Alice:

“Vivevo da sola e già allora guardavo poca tv, quindi non avevo appreso la notizia fino a quando  non mi chiamò mia sorella Daniela intorno alle  15:30 in lacrime, descrivendomi ciò che era appena successo in America! Avevo appena parcheggiato sotto casa dei miei genitori, quando salii in casa, accesi il televisore e vidi le immagini… fu sconvolgente, perché non mi sarei mai immaginata una cosa del genere senza una guerra in corso e di quella portata! Rimanemmo tutti per giorni sempre collegati per vedere chi riuscivano a salvare sotto le macerie! Ricordo i cani che salvarono molte persone per poi morire dopo aver respirato tutti quei fumi! Immagini e momenti terrificanti”.

 

La cugina di Marta racconta: “Era un giorno qualunque e stavo guardando uno dei miei programmi preferiti, intitolato “La Melevisione”, come ogni pomeriggio alle 15.30. A circa metà puntata il programma si interruppe brutalmente per una edizione straordinaria del telegiornale che annunciava un attacco terroristico alle Torri Gemelle di New York. Decisi di cambiare canale, ma su qualsiasi rete televisiva andava in onda l’annuncio di questa notizia. Decisi di chiamare i miei genitori stranita dalla situazione. Dai loro volti subito capì che era successo qualcosa di molto grave. Io ero scioccata, non stavo capendo più nulla. L’unica cosa che continuavo a sentire dai miei genitori che si trattava di un attacco terroristico mai visto prima: due degli edifici più alti al mondo erano stati rasi al suolo da due aerei kamikaze. La notizia e le immagini che scorrevano sui telegiornali mi sono rimaste nella mente per parecchio tempo ed anche oggi, a distanza di 20 anni, mi viene la pelle d’oca al solo ricordo.

 

Lorenzo ha intervistato sua madre:

Lorenzo: “Quanti anni avevi quando è avvenuto l’attentato alle Torri Gemelle?”

Mamma di Lorenzo: “Avevo 26 anni.”

Lorenzo: “La notizia è arrivata subito in Italia?”.

Mamma di Lorenzo: “Sì tutti i programmi televisivi si interruppero per annunciare la notizia.”

Lorenzo: “Cosa ricordi di quel giorno?”

Mamma di Lorenzo: “Quel giorno stavo lavorando quando, nella pausa pranzo, mi raccontarono dell’accaduto; ero scioccata, mi spaventava il fatto che migliaia di persone stavano rischiando la vita. Non potrò mai scordare quel giorno e spero non accada mai più.”

 

Ginevra ha intervistato sua madre:

Ginevra: Quando hai saputo dell’attentato alle Torri Gemelle, cosa stavi facendo? Quale fu la tua reazione?

Mamma di Ginevra: Quando venni a sapere dell’accaduto, mi trovavo in un bar con i miei amici; la prima cosa che feci fu andare in un luogo più silenzioso, dato che c’erano un sacco di persone che parlavano dell’accaduto e con il chiasso non si sentiva nulla. Poi chiamai alcuni miei amici che vivevano vicino a New York che conobbi quando andai in vacanza in Florida. Fortunatamente mi dissero che stavano bene.

 

Davide ha intervistato sua madre:

Davide: Cosa stavi facendo quando hai sentito la notizia?

Mamma di Davide: Ero in laboratorio, quando una mia amica mi chiamò e mi informò su quanto accaduto; siamo andate in un locale lì vicino che aveva una televisione.

Davide: Come ti sei sentita quando hai sentito la notizia?

Mamma di Davide: Ero spaventata perché non capivo cosa stesse succedendo.

 

La mamma e il papà di Matilde raccontano:

Ricordiamo quel giorno molto bene, perché era il nostro secondo anniversario di matrimonio. Avevamo programmato una cena a Varenna, sul lago di Como.

Quando arrivò la notizia dell’incidente alle torri gemelle di New York, ci trovavamo in ufficio. Squillò il telefono, papà rispose e la sua espressione sul viso cambiò. Mi disse di accendere la televisione, ma inizialmente non capii. Quando terminò la chiamata, mi disse che erano cadute le torri; pensai alle torri bianche di Vimercate.

Solo successivamente compresi che si riferiva alle torri gemelle. Tutto era molto confuso, il telefono continuava a suonare. Le espressioni sul viso delle persone presenti in ufficio erano di incredulità. Due anni prima eravamo stati in viaggio di nozze negli Stati Uniti; l’accaduto ci colpì particolarmente, proprio nel giorno del nostro secondo anniversario di matrimonio.

Le notizie si susseguono rapidamente ma tutte molto confuse; si aveva l’impressione di essere in guerra. Ricordo che chiamai i nonni, molto parenti e amici per sapere come stavano.

La sera andammo verso il lago di Como, ma le strade erano piene di auto con le persone a bordo dallo sguardo perso nel vuoto. Non raggiungemmo mai il ristorante e tornammo a casa.

 

Il racconto della mamma e del papà di Sofia

Il ricordo dell’11 settembre 2001 nelle parole dei genitori di 3A (Prof.ssa Marta Bramati)