La mia visita a Cremona (Greta Motta, 2A)

La mia visita a Cremona

Ciao a tutti!

Come state?

Spero tutto bene!

Come avete trascorso queste vacanze di Pasqua?

Quest’oggi vorrei parlarvi della mia visita del giorno 2 Aprile a Cremona, la città italiana per eccellenza dei violini e della musica!

Vi racconterò quindi di tutte le tappe che ho fatto.

Partiamo dal Palazzo Comunale di Cremona.

Se lo visiterete mai (cosa che consiglio vivamente!), spero che vi perdiate nella magnificenza e nell’eleganza di questo luogo. E’ un edificio che esiste da più di ottocento anni, e credo sia un bellissimo patrimonio storico, artistico e culturale. La prima stanza che troviamo è il Salone dei quadri, dove oggi hanno luogo le riunioni del Consiglio Comunale. Le pareti laterali e quella infondo, sono occupate da mastodontiche tele dipinte, create dai più grandi artisti del Cinquecento e Seicento. Non starò qui ad elencarvele tutte, perché sono certa che vi annoiereste!

Come seconda stanza c‘è l’Antica Sala del Patrimonio, Ex sala dei violini, la cui particolarità sono le enormi vetrate con raffigurato lo stemma di Cremona. 

Dopodiché abbiamo le salette rosa e azzurre, chiamate così per i loro colori predominanti. Sono veramente molto chic, stracolme di specchi e sedie rivestite di tessuti preziosi.

Poi abbiamo la Sala della Consulta, la cui chicca è la stupefacente vista: potrete osservare la piazza, il Battistero, la Cattedrale e il Torrazzo.

Uscendo da quest’ultima troviamo la Sala Giunta, di essa vi colpiranno le pareti, quasi tutte ricoperte con del velluto rosso, insieme al camino, molto imponente, dove sono scolpite alcune scene mitologiche e gli stemmi delle antiche famiglie. Infine, le ultime due stanze, quella degli Alabardieri e dei Decurioni, tappezzate da affreschi.

Poi, la nostra seconda tappa, è stata il Museo Verticale, maggiormente conosciuto come il Torrazzo, situato di fronte al Palazzo Comunale. 

Piccola premessa: se soffrite di claustrofobia o di vertigini, vi consiglio di non andare, oppure di fermarvi alle scalinate “larghe”.

Comunque, in ogni piano, si trovano circa due o tre zone di sosta, dove si possono osservare affreschi, ingranaggi…

Le finestre si rimpiccioliscono mano a mano che si sale, esattamente come gli scalini. Ovviamente non sono le comode rampe fatte di marmo o materiali moderni, ma costruite con pietra e sasso.

La zona peggiore è però la scala a chiocciola finale, strettina e alta!

Ad un certo punto della seconda scalinata, quella più stretta, ho avuto un momento di panico, poiché non c’erano finestre, e non potendo vedere a che punto fosse la scala, se mancava tanto o poco alla fine, mi sono fatta prendere dall’ansia, poi, guardando dritta e facendomi coraggio, sono riuscita a terminare il percorso.

Però fidatevi se vi dico che la vista ripaga tutta la fatica!

Io ero così entusiasta, che ho messo un piede fuori dalla grata (facendo venire un colpo a mio papà, che soffre di vertigini!), per ammirare da “vicino” il panorama.

Una delle cose più belle di questo luogo è l’orologio, affrescato con i segni zodiacali! In più, nelle varie salette, ci sono informazioni sulle stelle e sullo spazio, sull’astronomia in generale, insomma!

Abbiamo poi fatto un giro alla Sperlari, il negozio tipico di Cremona, dal 1836. Lì abbiamo comprato torrone e mostarda di verdure (che io non assaggerò, poiché non mi piace). Veramente carino, con pavimento in legno di ebano, dove erano esposti anche una cassa e un filatoio antichi.

Come posto per mangiare abbiamo scelto l’“Antica Locanda Il Bissone”, a dire il vero, quasi tutti i ristoranti/osterie erano chiusi per turno, quello era uno dei pochissimi aperti!

E’ un luogo tipico, molto frequentato in passato dal grande Giuseppe Verdi.

Poi abbiamo visitato il Battistero, tutto d’oro, dove sono conservate statue di Santi dettagliate con gemme e pietre preziose, ed infine il Museo Diocesiano.

Lì sono esposti in particolare quadri e statue, non affreschi, che raffigurano i vari momenti della vita di Gesù e le opere dei Santi, ed i Santi stessi. Questo è un museo molto particolare, perché non è realizzato con uno stile tipico, ma bensì molto moderno, tutto completamente bianco e grigio, con solo dei divanetti in pelle marrone, che, insieme alle opere, staccano un po’ dai colori spenti.

Inclusa nel biglietto c’era anche la nuova mostra di foto di un fotografo, che realizza scatti di paesaggi Canadesi, ed in particolare, la vita delle persone che vivono nelle Comunità religiose del Canada. Una parola per descrivere questa mostra è: Insolita.

Qui si conclude il mio articolo sulla bellissima città che è Cremona; come considerazione finale, dico che è un luogo stupendo da visitare, a misura d’uomo, che incuriosisce e attrae le persone, lasciando nella loro mente e nel loro cuore, meravigliosi ricordi.   

Ovviamente ci sono anche altri monumenti da poter vedere, però questi sono quelli di cui posso parlare, avendoli visitati. 

Spero di non avervi annoiati troppo e di avervi fatto venir voglia di prendere la macchina e andare a Cremona!

La mia visita a Cremona (Greta Motta, 2A)