L’Ucraina e Sarajevo, con gli occhi della 2A (prof.ssa Marta Bramati)

La classe 2A ha letto, durante gli scorsi mesi, “Il diario di Zlata”, che racconta la guerra in Bosnia (1992-1995) vista dagli occhi di una ragazzina.

Per tutti i ragazzi e le ragazze è stato inevitabile collegare quanto vissuto da Zlata alla situazione odierna dell’Ucraina.

Ecco alcune delle loro riflessioni:

Qualcuno ha immaginato di scrivere una lettera a Zlata…

“Una ragazzina di 11 anni si è ritrovata nella sua cantina a rifugiarsi dalle bombe; da un giorno all’altro era comparsa la guerra.” (Amelia Ronchi)

“Ora ti devo una cosa che ho notato nel tuo diario: a un certo punto c’erano delle foto di te e ho notato che (durante la guerra, ndr) era complicato anche lavare i vestiti infatti ti ho visto sempre (quasi) con la stessa felpa. Invece certe foto assieme ai tuoi genitori, come quella con tuo padre in cui sei andata a prendere l’acqua, mi hanno colpito molto.” (Riccardo Del Re)

 

Altri hanno immaginato di rivolgersi a un ragazzo o una ragazza ucraina…

“Io, voi ucraini che vivete questa situazione, vi paragono a degli eroi, perché fate di tutto per proteggere voi, le vostre famiglie e anche il popolo intero.” (Giorgio Farlotta)

“Mi spiace molto che anche tu sia coinvolto in questa brutta cosa chiamata guerra, che ti stravolge la vita da un momento all’altro come se niente e nulla fosse”. (Davide Prestifilippo)

“Non sono sicura se questa guerra si fermerà o andrà avanti, basta solo resistere come hai sempre fatto. So che lo farai, sono sicura al cento per cento perché sei forte come una guerriera.” (Giulia D’Amato)

“Certe volte riuscite a dimenticarvi della guerra che vi circonda.” (Michele Morandi)

“Io vedo le immagini al telegiornale delle persone nelle stazioni della metropolitana, camion e autobus pieni di profughi che fuggono dalla propria terra e abbandonano tutti i ricordi che hanno vissuto lì. Probabilmente raccontare le immagini è totalmente diverso rispetto a vivere in quella situazione. Sinceramente, io ho anche paura della guerra.” (Giorgia Ferrari)

 

…riflettendo sulla situazione che stiamo vivendo…

“Cosa stiamo vivendo?? Prima il Covid, ora la guerra… Si può chiamare vita questa? Cosa ci spetta dopo la guerra? La fine del mondo? Probabile.” (Beatrice Corno)

“Putin, prima di fare la guerra, doveva pensare prima a tutte le persone (bambini, nonni, mamme ecc.) che stanno o che sarebbero morte a causa sua.” (Lorenzo Chieregato)

“Ci sono dei prepotenti che fanno soffrire le persone come se fossero inferiori o meno importanti, senza sapere neanche chi siano: è assurdo.” (Francesco Spadone)

“E mi sono subito chiesta, perché si debba arrivare ad un “accordo” con la guerra se ci si può arrivare benissimo con la pace?” (Valeria Giovanardi)

“Potrei semplificare la situazione (guerra Russia-Ucraina) con un Paragone: il presidente russo bullizza l’Ucraina finché quest’ultima non gli cede i soldi per la merenda.” (Augusto Manno)

“È brutto pensare che a duemila chilometri di distanza si stia svolgendo una guerra. Questa ‘invasione’ in un paese libero e democratico non ha senso. Le persone non hanno colpa, eppure sono costrette a scappare a fuggire dalla propria casa e dalla propria città in altri stati per salvarsi. Io non so come ci si potrebbe sentire a vivere tutto ciò che la guerra impone sulla pelle delle persone. La normalità di tutti i giorni ad un tratto non c’è più.” (Andrea Spoladori)

“Spero tantissimo che i corridoi per fare scappare tutti voi funzionino e spero soprattutto che questa stupida guerra non si espanda in tutto il mondo” (Angelica Ratti)

“La guerra va a influire anche sugli aspetti minori di cui noi non sappiamo, su questioni che rendono le persone tristi, mentre pensano ai momenti felici passati prima.” (Jacopo Irrera)

 

…chiedendosi che cosa sia, questa guerra…

“La guerra è voluta dai potenti, ma i soldati non la vogliono” (Denis Neculcea)

“La cosa che non capisco è il perché, il perché di tutte queste guerre. Le guerre portano solo tristezza. Secondo me, non hanno senso.” (Andrea Genise)

“La guerra dimostra che l’uomo crea distruzione solo per ottenere potere.” (Lara Tenani)

“La guerra è una cosa che non si sopporta e che non fa vivere”. (Alan Coen)

 

…e rivedendo in un’amica ucraina la Zlata del 2022…

“Non so il perché ma vedo in te qualcosa di Zlata: che sia la guerra, l’età, oppure che sei semplicemente una Zlata maschio, non ne ho idea. “

“Ora che ti ha fatto sentire terribilmente ignorante, Ti do un consiglio (un po’ inutile): Scrivi un diario, per essere una Zlata al 100% devi solo scrivere un diario, perché la guerra c’è, i genitori invecchiati ci sono, manca solo il diario, o sbaglio?”

Sdrammatizzare è importantissimo quando si è tristi o in difficoltà, e queste due frasi rappresentano alla perfezione la volontà di una ragazzina di alleggerire delle situazioni molto più grandi di lei.

(Sofia Lilith Oggioni)

L’Ucraina e Sarajevo, con gli occhi della 2A (prof.ssa Marta Bramati)