Il 26 novembre alla Saltini c’è stato l’open day. Io ho partecipato a quest’ultimo come accompagnatore, cioè accompagnavo i bambini delle classi quinte e i loro genitori nei vari laboratori nella scuola; prima di entrare nelle aule spiegavo loro cosa avrebbero fatto o visto, per esempio dicevo: “Ora andremo nell’aula di arte dove vedrete i nostri disegni”. Dopo averli fatti entrare nelle aule preparate per l’evento, aspettavo sull’uscio della porta e nel contempo controllavo sul foglio degli orari quanto tempo sarebbe durato il laboratorio, tenendo il tempo per arrivare al successivo stand in orario.
Il primo laboratorio che io e il mio gruppo abbiamo visto è stato quello di scienze: all’interno i banchi erano stati disposti a forma di “L”, su ogni banco c’erano degli esperimenti e dietro ai tavoli c’erano gli alunni che spiegavano ai bambini cosa dovevano fare per eseguire l’esperimento. Dopodiché siamo andati nello stand di tecnologia nell’aula all’aperto, dove c’erano tanti tavoli con computer e scatole di lego per costruire robot. In questo laboratorio i bambini hanno potuto utilizzare “Scratch”. In seguito ci siamo recati in palestra, qui i bambini hanno potuto provare dei percorsi, per esempio facendo slalom tra i cinesini, giocando a basket ecc…
Poi abbiamo visitato l’aula di arte, nella quale alcuni alunni di prima, seconda e terza hanno mostrato i rispettivi lavori, proseguendo per il laboratorio di ceramica e il corridoio dove stiamo realizzando i murales. Nella vicina aula informatica i ragazzi hanno mostrato alcuni lavori di arte digitale realizzati dalle classi a tempo prolungato. Infine siamo andati nell’aula di musica, dove i bambini hanno visto come si svolge una lezione di musica e hanno ascoltato melodie suonate con il flauto; in conclusione è stato cantato l’inno della scuola.
Partecipare all’open day mi è piaciuto molto perché è stato bello mostrare ai bambini della quinta elementare cosa faranno l’anno prossimo, vedere i bambini che ridevano e si divertivano nei vari laboratori mi ha fatto capire che non si stavano annoiando, anzi, partecipavano con interesse e coinvolgimento.