Magiche fantasie autunnali (Greta Motta, 2A)

Ciao a tutti! Come state? Come sono andate le vostre vacanza estive? 

Spero tutto bene.

Quest’anno vorrei ripartire in bellezza con un articolo che non parlerà dell’estate appena passata (a qualcuno potrei far venire malinconia del periodo di ozio), ma della stagione che sta per arrivare, che io personalmente accoglierò a braccia aperte! 

Ebbene sì, l’argomento di cui voglio parlare oggi è proprio l’Autunno!

Insomma, vorrei descrivervi le sensazioni ed emozioni che questi bellissimi mesi dell’anno mi fanno provare, dando un caloroso benvenuto al periodo autunnale.

Innanzi tutto, per me Autunno significa Ottobre, fantasmi, zucche… Halloween! 

Poi, i colori a cui lo assocerei sarebbero sicuramente il rosso, l’arancione, il giallo ed il marrone.

Quando penso all’Autunno, mi vengono in mente i boschetti tinti di rosso, il muschio sulle rocce, gli sciarponi di lana scozzesi, il fuoco scoppiettante del camino che tanto vorrei avere in casa, ma che, purtroppo, non c’è.                     

Penso alla cioccolata calda, gustata tiepida, rannicchiata sotto una bella coperta a quadratoni verde scuro e bordeaux!  

Non so bene il motivo, ma sta di fatto che appena penso all’Autunno mi vengono in mente le fate e i folletti che vivono nei boschi.                                                          

Me ne rendo conto, molti potrebbero pensare che io sia pazza o strana (insolito come talvolta queste due caratteristiche coincidano) perché a 12 anni sono ancora qui a pensare e fantasticare sulle gioiose creaturine che abitano il bosco, ma non riesco proprio a farne a meno: per me ogni stagione ha i suoi simboli, e tra questi non possono mancare streghe, maghi, fatine, gnomi…

Immagino i folletti che saltellano di qua e di là, che fanno scherzetti a ricci ed orsi bruni e che si mostrano solamente a quei pochi esseri umani che credono ancora nelle favole e nella magia. 

Immagino le fatine indaffarate a volare in giro per la selva, che non oserebbero farsi vedere da noi neanche se le obbligassero!                                              

Le immagino gentili ed educate, il loro vestito fatto di foglie, è creato apposta per non risaltare troppo, poiché nessuno dovrebbe vederle, se non le altre creature magiche e gli animali.  

Immagino gli gnomi bassi e barbuti, caratterizzati dagli alti cappelli a punta, un po’ brontoloni, perché non sopportano i folletti che fanno marcire le zucche che coltivano con tanta dedizione ogni anno.  

Immagino i fauni che raccontano barzellette a tutto e a tutti, mettendo in scena opere teatrali a livelli di Oscar che desidererebbero tanto mostrare ad un pubblico di umani, per sfoggiare le loro doti di cantanti, flautisti, violinisti, fisarmonicisti, ballerini ed attori ma che, dovendo sottostare alle ferree regole delle fate, non possono fare.  

Immagino i centauri che sorvegliano i confini delle terre magiche, armati di arco e frecce, fatti entrambi di legno d’acero. Sempre sull’attenti, impegnati ad osservare guardinghi ciò che li circonda, perché, secondo loro, il pericolo si nasconde ovunque.  

Immagino gli orchi, impegnati a forgiare il ferro e tagliare la legna per costruire le abitazioni di tutti gli abitanti della Magica Terra, cercando ovunque pietre, massi, rocce e disturbando talvolta il felice letargo di qualche tartaruga. 

Ed infine, immagino la fenice, animale maestoso, che muore in Estate, diventando cenere, per poi ritornare ogni Autunno sempre più bella, più saggia e più luminosa  di come tutte le creature la ricordavano.                                   

La fenice ha il compito più importante: proteggere tutti gli abitanti della Magica Terra. Non con barriere o sorveglianza dei confini, ma con l’accortezza e la prudenza di chi sa di avere un ruolo importante all’interno di un nucleo di persone, perché “Da un grande potere derivano grandi responsabilità” .  La fenice può cambiare le carte in tavola all’ultimo minuto e, se lo desidera, può anche decidere di far vivere gli abitanti del suo regno insieme a quelli comuni della Terra.  Ma per ora non lo farà, non metterebbe mai in pericolo il popolo che protegge e guida.

Lei sa che gli umani vorrebbero a tutti i costi possedere una fata o un folletto, lo sa bene, per questo muore ogni Estate, perché vuole vedere dall’alto se nella Terra c’è un posto anche per loro, creature straordinarie.

“Ognuno dovrebbe trovare il tempo per sedersi e guardare la caduta delle foglie.”

Elizabeth Lawrence

 

Magiche fantasie autunnali (Greta Motta, 2A)